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ITN Nino Bixio Turtle Project
Piano di Sorrento, Naples

Le tartarughe terrestri

Euroturtle

spbul.gif - 515 bytes Sono i rettili più conosciuti e contemporaneamente più minacciati dall'uomo. Da epoche antichissime esse vengono catturate in grandi quantità per essere inviate nei paesi settentrionali, non solo per esservi allevate quali animali d'appartamento (dove frequentemente muoiono in breve tempo) ma anche per essere destinati al settore culinario. Il risultato di questa caccia sfrenata è la costante riduzione del numero delle testuggini viventi nelle loro zone d'origine; nelle località turisticamente più sfruttate questi animali sono addirittura completamente scomparsi.

La testuggine comune è diffusa nell'Europa meridionale, nella Penisola Balcanica e nella Romania sud-orientale. Se ne riconoscono 3 sottospecie: T. hermanni hermanni, T. hermanni boettgeri e T. hermanni peloponnesica. La Puglia è stata in passato una roccaforte della tartaruga di Hermann, almeno fino a quando i turisti italiani e stranieri hanno acquistato ed esportato illegalmente numerosi esemplari.
I maschi adulti misurano tra i 12 ed i 16,5 centimetri e le femmine tra i 13 ed i 19 centimetri (lunghezza riferita al carapace tra il margine anteriore e quello posteriore in linea retta senza tenere conto della curvatura). L'alimentazione di natura vegetale è costituita da foglie, teneri germogli, erbe varie e frutti. Quando capita, non disdegna né le carogne di animali, né gli escrementi, né gli invertebrati dai movimenti lenti.

La testuggine comune frequenta le località asciutte delle pianure e delle zone collinari mediterranee, spesso in vicinanza del mare. La quiescenza invernale nelle regioni settentrionali inizia a ottobre e termina a marzo, mentre nelle regioni più meridionali inizia più tardi e termina prima. Le uova vengono deposte nel periodo compreso fra aprile e giugno; sono bianche, sferiche, misurano mediamente 40 millimetri di diametro, pesano circa 10 grammi e possiedono un rivestimento duro. Le femmine depongono le uova nel terreno e le seppelliscono; piccoli nascono dopo 8-12 settimane e misurano 4 centimetri.

spbul.gif - 515 bytesL'ambiente:
Le testuggini gradiscono molto vagabondare e se possibile tentano di uscire completamente dal territorio in cui sono ospitate. Un giardino può diventare un luogo ideale per ospitare una o più testuggini se possiede pochi ma fondamentali requisiti. Innanzitutto deve avere una superficie di almeno 10mq per esemplare; deve essere circondato da un recinto (non trasparente) alto 40cm e interrato almeno 10cm (sono ottime scalatrici e scavatrici); eventuali stagni devono essere coperti o recintati per evitare il rischio di annegamento; deve essere provvisto di vegetazione tipica della macchia mediterranea che costituisca cibo e riparo. I più volenterosi potrebbero costruire una "casetta", bene arieggiata che assicuri un posto asciutto e riparato (ma non è da escludere che venga disdegnata per un bel cespuglio di margherite o di lavanda). Questa, inoltre, deve essere di legno, con il pavimento rialzato per evitare che diventi umido,e può essere riempita di foglie ben secche. Mai tentare di legare o bucare il carapace ad una testuggine poiché si provocherebbero lesioni gravissime.

spbul.gif - 515 bytesL'alimentazione:
Le testuggini hanno un grande appetito. La loro dieta è ad alto contenuto di fibre, vitamine e minerali, ma basso contenuto di grassi e proteine, basata essenzialmente su foglie verdi. In libertà prediligono i teneri germogli delle più svariate piante selvatiche, fiori, lumache, frutta selvatica e occasionalmente feci o carogne. In semilibertà si possono alimentare variando fra la grande scelta di frutta e verdura disponibile ovunque, prediligendo le verdure. L'ideale sarebbe coltivare nel loro territorio qualche bella pianta di insalata, evitando accuratamente di usare diserbanti o veleni. Al contrario di quello che comunemente si crede, questi animali bevono, soprattutto dopo una pioggia oppure al risveglio dal letargo: una scodella piana profonda circa 10cm potrebbe essere affondata nel terreno per permettere ai nostri ospiti di bagnarsi e bere.

spbul.gif - 515 bytesL'accoppiamento:
Le testuggini sono animali molto attivi. Escono abitualmente al mattino e nel pomeriggio, nascondendosi nelle ore più calde del giorno sotto qualche cespuglio, al fresco. I maschi vagabondano, oltre che per cibarsi, anche per incontrare una compagna con cui accoppiarsi. Nel corteggiamento il maschio diventa più aggressivo, morde le zampe posteriori e batte sul carapace della femmina fino a che non riesce ad accoppiarsi emettendo l'unico vocalizzo della sua vita. E' buona norma, in questo periodo, controllare saltuariamente la femmina per curare qualche eventuale lesione. Nel caso in cui convivano più esemplari, si potrebbe rendere necessario separare i maschi dalle femmine per evitare un corteggiamento troppo serrato. Le femmine sottoposte continuamente da più maschi a questo trattamento, senza avere possibilità di fuga, mangiano di meno, producono uova con frequenza ridotta e sono più esposte alle infezioni. Le femmine raggiungono la maturità sessuale più tardi rispetto ai maschi, che sono fertili già dopo 4 anni di vita. Le femmine preferiscono deporre le uova (T. hermanni hermanni circa 3 per covata, T. hermanni boettgeri da 6 a 10, in ogni caso variabile a seconda delle proprie dimensioni) su piccoli cumuli di terra calda e soffice, scavando un buco con le zampe posteriori e sotterrandole ad una profondità di circa 8cm. Il periodo di incubazione dura da 8 a 12 settimane; i piccoli nati misurano circa 4cm, sono autonomi e assomigliano fin dall'inizio agli adulti. La temperatura di incubazione delle uova gioca un ruolo fondamentale per la determinazione del sesso dei piccoli, come anche il grado di umidità ed altri fattori. In linea di massima tra i 26 ed i 29,5°C i nati sono tutti maschi, tra i 30 ed i 31,5°C sono di sesso misto, tra i 32 ed i 34°C nascono tutte femmine, al di sotto dei 26°C gli embrioni muoiono nelle uova, al di sopra dei 34°C compaiono individui deformi. In assenza di adeguata temperatura o di un posto idoneo per deporre le uova, le femmine possono ritenerle: in questa occasione è opportuna una visita medica.

spbul.gif - 515 bytesIl letargo:
Quando le giornate si accorciano, l'intensità della luce diminuisce e la temperatura comincia a scendere, le testuggini si preparano per andare in letargo. Se possibile, in questo periodo è necessario controllare che non abbiano ferite, ascessi, che la bocca sia pulita e rosea, e che gli occhi siano vigili e luminosi. Bisogna inoltre pulirle da eventuali feci o sporcizia rimaste attaccate al piastrone o alla coda. Una esemplare sotto peso o malato non va fatto andare in letargo, ma deve essere curato e svernare in un terrario. Quest'ultimo deve essere riscaldato a 18°-25° di giorno e 14°-16° di notte ed illuminato con una lampada a spettro solare per 13-14 ore al giorno. Non devono mancare acqua e cibo freschi. Solo nel caso in cui le testuggini vengono allevate in paesi molto freddi allora può essere necessario far trascorrere la quiescenza invernale in un box per il letargo affinché possano svegliarsi a primavera senza aver subito danni. Infatti la temperatura ottimale durante questo periodo deve essere mantenuta fra i 5° ed i 10°. Una temperatura sotto i 2° sarebbe potenzialmente dannosa, mentre inferiore a 0° danneggerebbe irreversibilmente il sistema nervoso e le porterebbe alla morte. Una temperatura sopra gli 11° interromperebbe il letargo, che comunque non deve superare le 20 settimane. Durante questo periodo una testuggine adulta perde al mese circa l'1% del peso iniziale; una perdita drastica del peso indica che qualcosa non va, quindi l'animale dovrebbe essere immediatamente visitato. In libertà, alle latitudini naturali, la testuggine comune può anche rimanere in letargo appena 4 settimane. I fattori che ne regolano la durata sono la latitudine, il clima, le riserve di grasso, la dimensione, l'età e le condizioni di salute.

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